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d'operazioni 37 uff iciali e 619 uomini di truppa. A
fronte di questa forza, un secondo scaglione di 472
uomini partì nel maggio del 1902, imbarcandosi sui
piroscafi Monteneg ro e Vincenzo Florio. Ciò che rima-
neva dell'originario Corpo di spedizione fu mantenuto
in estremo oriente ancora per circa tre anni.
Per quanto riguarda la presenza navale, negli anni fino
al 1905 prestarono servizio nei mari della Cina (con
avvicendamenti) le seguenti navi: Marco Polo (Fig. 8),
Lombardia, Piemonte, Calabria (Fig. 9), Vettor Pisani,
Puglia ed Elba.
Posta
Mentre per i marinai continuava a funzionare il sistema
del servizio postale navale, per i soldati dell'esercito
giunti con il Corpo di spedizione nacquero varie com-
plicazioni. In proposito appare quanto mai esplicativo
quanto riportato nel libro "La spedizione italiana in
Cina (1900 - 1901)" edito nel 1926 dal Ministero della
Guerra - S.M.R.E. - Uff icio Storico, dove si legge:
"Una g rave causa di malcontento nelle truppe, ed anche
nelle loro famiglie lontane, fu la pessima organizzazio-
ne del servizio postale. Era stato stabilito che esso
dovesse svolgersi per mezzo delle regie navi. Ai primi
dell'inverno, essendosi queste allontanate a causa del
gelo dalla baia di Ta-ku, si chiese ed ottenne di avva-
lersi della posta tedesca. Nel nostro contingente man-
cavano, infatti, personale da poter essere adibito a tali
mansioni. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre il
servizio si svolse in modo irregolarissimo, anche per la
grande mobilità delle truppe, alle quali, quindi non
giunse che qualche saltuario corriere. Nei mesi succes-
sivi la posta non giunse che un paio di volte al mese e
talvolta una sola; un mese soltanto tre volte. Pure v'e-
rano due servizi di navigazione settimanali, del Lloyd e
della Peninsular, da Napoli e Brindisi per Shang-hai!
Ma soltanto nell'aprile il Ministero pensò di avvalersi
di essi. Così vi furono lettere che giunsero perfino
dopo tre mesi circa di viaggio!".
Da questo resoconto si capisce chiaramente che f ino a
novembre del 1901 la posta spedita in Italia reca il
bollo delle regie navi oppure quello dell'ufficio postale
civile tedesco (Figg. 10, 11, 12) Occasionalmente,
potrebbe comunque essere stato utilizzato anche qual-
che altro ufficio straniero in Cina, in particolare quello
francese oppure anche qualche altro sistema d'inoltro;
si capisce altresì che durante l'inverno il servizio posta-
le navale era interrotto e che la ripresa dello stesso
sarebbe avvenuta solo nella primavera del 1902.
Rispetto alla suddetta situazione, solo dal 1903 (non
escludo comunque che questa data possa essere antici-
pata alla f ine del 1902) fu aperto un ufficio di posta
militare (abilitato anche alle raccomandate) che ebbe in
dotazione un bollo con la dicitura "COMANDO
TRUPPE ITALIANE - IN CINA". Tale bollo è del tipo
a due cerchi, con lunette rigate sopra e sotto il datario,
ed è noto in più colori: in nero, azzurro e verde (Fig.
13). Pare che l'uso di questo bollo sia terminato attorno
al 1905. Per quanto riguarda invece i bolli amministra-
tivi di Comando usati sulla corrispondenza, ne conosco
solo due: uno del tipo ad un cerchio con la dicitura "R.
TRUPPE ITALIANE NELLO ESTREMO ORIENTE"
e la parola "COMANDO" sotto lo stemma sabaudo che
figura al centro (Fig. 14) ed uno del tipo a due cerchi
con corona al centro e la dicitura "DISTACCAMENTO
FORTE N.W. TAKU" ( (Fig. 15); quest'ultimo lo trovo
usato nel 1902 e finora mi è nota questa sola impronta.
Anche il Comando delle forze navali ebbe in dotazione
un proprio bollo; usò infatti un contrassegno ovale di
franchigia con la dicitura "R. POSTE / COMANDO /
FORZA NAVALE /OCEANICA". Talvolta, detto
Comando apponeva sulla corrispondenza anche un
bollo amministrativo (due cerchi con stemma sabaudo
a centro) la cui dicitura era la stessa (escluso, natural-
mente, il "R. Poste") del contrassegno di franchigia.
Fig. 14
Il bollo amministrativo
"R. Truppe Italiane
nello Estremo Oriente
- Comando"; veniva
usato anche
sulla corrispondenza
Fig. 15
Il bollo amministrativo
"Distaccamento Forte N.W. - Taku"
su una cartolina illustrata
indirizzata a Genova.
Unico bollo presente
sulla cartolina.
Al verso una veduta del forte ed
i saluti da Taku in data 21.9.1902.
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