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con l'Etiopia e quindi alla decisione di lasciare inalte-
rata la forza operante in Cina; pertanto, al richiamo in
patria dell'Espero e della Libia fece seguito la sostitu-
zione con la nave coloniale Lepanto e con l'incrociato-
re Quarto (f ig. 35). Nell'autunno del 1935 il Quarto
rimpatriò e rimasero in Cina solo il Lepanto ed il
Carlotto.
Posta
Il Battaglione San Marco ebbe in dotazione vari bolli
amministrativi (di diversa foggia) con la dicitura
“Battaglione Italiano in Cina” (normalmente accompa-
gnato dallo stemma di Stato); come bolli postali ebbe
invece un bollo a due cerchi con lunette vuote sopra e
sotto il datario e la dicitura “BATTAG. ITALIANO IN
CINA* TIENTSIN*” (f ig. 36) ed un contrassegno
ovale di franchigia con la dicitura “REGIE POSTE /
BATTAGLIONE / ITALIANO IN CINA / TIENTSIN”
e stemma di Stato. L'inoltro delle corrispondenze per i
nostri soldati in Cina continuava ad essere svolto attra-
verso il servizio della marina militare; pare addirittura
che anche le nostre navi passeggeri con scalo a Shanghai
si avvalessero di questo servizio. Per il Battaglione San
Marco fu predisposta anche una cartolina reggimentale
che dalla parte della figura reca, appunto, la dicitura
“Battaglione Italiano in Cina” (fig. 37).
6° periodo - Dal conflitto
cino - giapponese (1937/45) all’inizio
della seconda guerra mondiale
Storia
La conflittualità che da tempo contrapponeva il
Giappone e la Cina sfociò in una vera e propria guerra
Fig. 33
23.4.1932
Lettera dalla Cina
con il bollo della
R.N.“ Libia” ed il
contrassegno
di franchigia
“Regie Poste /
Comando /
Superiore Navale in /
Estremo Oriente”.
Fig. 34
L'entrata
della Legazione italiana
a Pechino
(da una cartolina illustrata).
pm 93.qxp
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