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giorni di viaggio. Essi ripresero in aprile e subirono
una sospensione verso la f ine di luglio a causa di una
crisi nei rifornimenti di carbone in Austria ma riprese-
ro poi regolarmente e def initivamente da metà ottobre
del 1919. Si poneva pertanto il problema di garantire
un collegamento aereo sicuro, regolare e veloce tra la
Missione ed il Comando Supremo (che si trovava ad
Abano, vicino a Padova) per lo scambio delle corri-
spondenze ufficiali. Un analogo problema si presenta-
va inoltre con alcuni altri paesi dell’est europeo
(Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia) nei confronti dei
quali l’Italia era impegnata ad allacciare rapporti di
amicizia e di collaborazione militare e commerciale.
Tra l’altro, il Comando dell’Esercito attribuiva a questi
collegamenti aerei non solo ragioni di necessità per
velocizzare al massimo il trasporto della posta di servi-
zio ma anche motivi di prestigio e di opportunità com-
merciale per la vendita dei nostri aeroplani nei paesi di
nuova formazione.
In relazione a ciò fu pertanto deciso di istituire un ser-
vizio di collegamento aereo che prevedeva come per-
corso principale la direttrice Padova – Vienna – Praga e
come possibili diramazioni la Polonia, l’Ungheria, ecc.
L’attuazione del collegamento ebbe inizio il 2.3.1919.
Dal campo di aviazione di S. Pelagio (Padova) partì
infatti una squadriglia di cinque aerei Caproni 450 HP
la quale (con l’eccezione di un apparecchio che per un
guasto dovette atterrare vicino a Treviso) giunse a
destinazione in circa quattro ore e mezza seguendo la
direttrice Udine, Klagenfurt, Salle della Mur e della
Muz, Neukirchen, Viener Neustadt; essa venne dislo-
cata nel campo di aviazione di Aspern. A distanza di
circa un mese giunse ad Aspern una seconda squadri-
glia, questa volta formata da cinque aerei S.V.A. parti-
ti dal campo di Campoformido. Con questo nuovo arri-
vo la formazione del distaccamento di aviazione a
Vienna fu completata; conseguentemente, già in aprile
venne for mata la sezione staccata di Praga
(Cecoslovacchia) ed in maggio quella di Cracovia
(Polonia). A quanto risulta, nel periodo marzo – set-
Fig. 8
Cartolina scritta a Vienna in data
6.6.1919 e da qui spedita a Vigevano
(Pavia) con applicata
l’etichetta del collegamento aereo
Padova-Vienna-Praga. La cartolina
risulta impostata a Trento, in data
12.6.1919, presso l’ufficio P.M. n. 124
(lotto n. 764 dell’asta Filasta n. 100
del 28-29 aprile 1989).
Fig. 9 - Lettera inoltrata con il col-
legamento Padova-Vienna-Praga.
Sul fronte della lettera f igura infat-
ti l’indicazione manoscritta “Da
Vienna per posta aerea” (stessa
mano e stesso colore dell’inchio-
stro con cui è scritto l’indirizzo).
Alla data della lettera, la stampa
dell’apposita etichetta non era
ancora avvenuta e l’esempio qui
rappresentato costituisce pertanto
un “precursore” rispetto alla data
di introduzione della stessa. In que-
sto caso si deduce che l’aereo ha
effettuato uno scalo nella zona di
Gorizia e che il dispaccio è stato
pertanto consegnato all’ufficio di
posta militare n. 53 operante in quel settore. L’annullamento del francobollo italiano da 25 cent. (tariffa per l’in-
terno) reca la data del 12.3.1919. E’ questa la prima lettera del gruppo di quelle indirizzate a Ferrara; manca
del bollo tondo del Comando e di quello lineare di censura che si trova invece su tutte le altre della medesima
corrispondenza ma proprio per l’omogeneità di questo gruppo di lettere (stesso mittente e stesso destinatario)
diventa difficile immaginare che non sia stata spedita da Vienna.
 
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