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EDITORIALE
Piero Macrelli
O
rmai archiviata ITALIA 2009 - un’impresa
che ha richiesto un paio d’anni d’intenso e
continuo lavoro - e assaporato il grande successo,
mi fa piacere tirarne le somme, sia pure sintetica-
mente: grande soddisfazione per l’ottima organiz-
zazione e la perfetta e continua collaborazione con
Poste Italiane, Divisione filatelia in testa, all’al-
tezza della situazione in ogni momento; compli-
menti a non finire dalla Federazione internaziona-
le, dalla Federazione europea, da commissari e
giurati provenienti da quarantotto paesi, tanto da
definirla la migliore esposizione degli ultimi anni
e di un livello che sarà difficile raggiungere nelle
prossime internazionali. Eccellenti i risultati dei
nostri espositori e un’affluenza di pubblico, fra
cui molti ragazzi, superiore ad ogni più ottimisti-
ca previsione.
Uno dei risultati più importanti é stata la creazio-
ne e messa a punto da parte di due esperti come
Giancarlo Morolli e Marco Occhipinti, del-
l’IEMS, Italia 2009 Exhibition Managing System,
un complesso software che ha permesso di gestire
l’intera manifestazione via Internet, eliminando
praticamente quasi tutto il cartaceo, dall’invio
delle richieste di partecipazione fino alla stampa
dei diplomi e alla restituzione delle collezioni, con
tutto quello che ci sta in mezzo: scelta e montag-
gio delle collezioni, rapporti con i commissari,
logistica di commissari e giurati, lavori della giu-
ria, catalogo, palmares e quant’altro. È stata la
prima volta in assoluto: ha stupito tutti gli addetti
ai lavori, ha posto la nostra Federazione al top
come capacità organizzativa, tanto che stiamo
avendo richieste da altre Federazioni per poter uti-
lizzare il software.
Grandissima professionalità, capacità di lavoro e
disponibilità assoluta da parte di tutti gli addetti,
a cominciare da Bruno Crevato-Selvaggi, che ha
seguito un po’ tutte le fasi, in particolare i
Bollettini ed il Catalogo, alla squadra addetta al
ricevimento delle collezioni, alla squadra addetta
a montaggio e smontaggio delle collezioni e a tutti
gli altri: ciascuno merita un calorosissimo ringra-
ziamento.
Per quanto riguarda la nostra Associazione basti
dire che su un centinaio di collezionisti italiani
ammessi, circa la metà sono nostri soci e si sono
meritati ambiti riconoscimenti: quello massimo, il
Gran Premio di ITALIA 2009 a Giorgio Bizzarri,
oro grande ad Aldighieri, Arlenghi e Borromeo,
oro ad Amato, Astolfi, Paolo Bianchi, Carloni
(uno dei pochi ori in letteratura) Carra, Giribone,
Rigo e Sanson; buoni anche i risultati degli altri,
molti dei quali esponevano per la prima volta in
un’Internazionale.
Ed ora torniamo alle nostre cose, in primis il volu-
me di quest’anno, la terza edizione del Cerruto-
Colla: Franchigia militare italiana. Limitato in
questa prima parte alle franchigie non ufficiali
della prima guerra mondiale, il volume è passato,
grazie alla collaborazione di molti nostri soci,
dalle duecentocinquanta pagine della seconda edi-
zione ad oltre quattrocento, con circa duemilacin-
quecento illustrazioni, praticamente tutte a colori.
Mentre scrivo queste righe è in tipografia e se
sarà pronto per Veronafil sarete avvertiti con una
mail, così da poterlo prenotare; chi non potrà
ritirarlo a Verona potrà, come al solito, richieder-
ne la spedizione per posta.
Rimane il dispiacere per la scomparsa di Giorgio
Cerruto, di cui trovate un ricordo nella rivista, che
non ha visto l’uscita di questa terza edizione del
volume a cui ha dedicato tanto lavoro e tanta pas-
sione.
Ringraziamenti per questo ennesimo bel risultato
dell’Associazione vanno, oltre che a Roberto
Colla e a tutti i soci che hanno collaborato, a
Gianfranco Mazzucco che ha curato le scansioni e
l’impaginazione del volume.
Più avanti trovate la lettera che ci ha scritto Ivan
Cacitti, un socio belga che ci ha inviato un artico-
lo; riceviamo abbastanza spesso lettere, mail e
telefonate di soci che dichiarano la loro soddisfa-
zione per l’attività dell’Associazione e ci sprona-
no a continuare così, ma la lettera di Cacitti ci
sembra aver colto proprio gli elementi più signi-
ficativi dell’attività dell’AICPM.
Arrivederci a Veronafil!
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