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per l’estero (cartolina: cent. 50 contro cent.75 – lettera:
lire 1 contro lire 1,25); inoltre per la lettera di 2° porto
era previsto uno scaglione di peso fino a 250 gr. contro
i 20 gr. del tariffario normale per l’estero.
Gli unici oggetti postali ammessi al servizio corrispon-
denze per l’estero furono le cartoline epistolari (carto-
line private e cartoline postali, escluse quelle con rispo-
sta pagata) e le lettere porto semplice fino ai 20 gr. di
peso (esclusi però i biglietti postali). La limitazione al
primo porto per le lettere non sempre venne rispettata,
anche se in misura assai inferiore a quanto avvenne per
le lettere per l’interno: al riguardo sono note lettere e
lettere raccomandate di due porti accettate dagli uffici
postali e regolarmente inoltrate a destino.
Le stampe erano ammesse solo se spedite dagli enti
pubblici o da editori verso abbonati all’estero: questo
servizio per l’estero fu peraltro limitatissimo ed i rela-
tivi oggetti sono rari.
Gli unici servizi accessori ammessi sulle corrisponden-
ze per l’estero furono la raccomandazione e l’espresso,
con le eccezioni della Repubblica di San Marino e
dello Stato della Città del Vaticano per i quali era pre-
visto anche il servizio di assicurazione. A tutt’oggi non
mi risultano essere conosciute lettere assicurate dalla
R.S.I. al Vaticano.
A differenza di quanto avvenuto dopo l’8 settembre
1943 nel Regno del Sud sotto occupazione degli
Alleati, le Poste della R.S.I. mantennero in vendita
Lettera per la
Svizzera, da Torino
26.4.44 a Balerna,
affrancata per lire
1,25 con commemo-
rativo Rossini 1L. +
R. S.I. 25 c
.
Lettera raccomandata
via aerea per la
Svizzera, da Fiume
13.9.44 a Neuchatel
3.10.44 con (al retro)
transito Milano ferro-
via 20.9.44, affranca-
ta per lire 3,75 con
R.S.I. 25 c. + 50 c. x
sette. Le date dei bolli
di partenza e di arrivo
e la presenza del bollo
di transito a Milano
fanno ritenere la lette-
ra effettivamente viag-
giata sulla linea aerea
civile Milano-Monaco
della R.S.I. nel breve
periodo della sua ope-
ratività.