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agli sportelli postali fino alla fine di maggio 1944 i
buoni risposta internazionali (come ad esempio docu-
mentato dalla circolare n. 41 della Direzione provin-
ciale P.T. di Parma del 29.5.44 con la quale “dispone-
si sospensione immediata vendita buoni risposta”).
Nel periodo R.S.I. ne sono noti solo pochi esemplari
da lire 2,50, col solo bollo guller dell’ufficio postale
emittente.
Modalità di funzionamento del servizio corrisponden-
ze per l’estero della R.S.I.
(Circ. n. 963065 del 27.2.1942 - Direzione Generale P.T.
e succ. Foglio d’Ordini n. 28 del 5 marzo 1942, le cui
norme furono mantenute in vigore dalle P.T. della R.S.I.).
Per gli oggetti postali di corrispondenza ammessi per
l’estero non era consentita l’impostazione nelle casset-
te postali: dovevano essere presentati (chiusi se lettere)
senza francatura ad un ufficio postale per l’identifica-
zione del mittente, i cui estremi erano da riportarsi
sulle corrispondenze stesse da parte dell’ufficiale di
posta, che vi apponeva la propria firma per attestazio-
ne. L’operazione avveniva generalmente con scrittura-
zioni manuali sul retro della busta o sulla parte sinistra
della cartolina. Alcuni uffici postali predisposero al
riguardo appositi timbri: tipici quelli di Milano
Ferrovia (lineare su tre righe “Poste Milano Ferr. Corr.
/Accettata allo sportello /L’impiegato”) e di Gorizia
(in cartella grande “Documento di identificazione -
L’impiegato accettante…”), mentre gli uffici postali
della provincia di Pola usarono convalidare l’identifi-
cazione con il timbro lineare in stampatello dell’ufficio
(es.: “Albona d’Istria”, “Umago”, “Momiano”).
L’affrancatura doveva essere applicata dagli impiegati
postali: pertanto sia gli errori di tariffa, che risultano
ricorrenti con una certa frequenza (in primis la non
applicazione o l’applicazione errata della tariffa spe-
ciale U.P.E.), sia l’accettazione ed inoltro di lettere
eccedenti il primo porto di 20 gr. o di biglietti postali
sono da imputarsi ad errori o negligenze degli impiega-
ti postali.
Le corrispondenze venivano convogliate all’ufficio
concentramento estero di Verona Ferrovia, che via
Brennero le inviava al centro di controllo della censura
germanica di Monaco (“d”), dal quale transitò la gran
parte della corrispondenza dall’Italia. In alternativa a
quello di Monaco, in misura minore, operarono anche i
centri di censura di Berlino (“b”) e di Vienna (“g”),
rispettivamente per la corrispondenza dalla R.S.I. ai
paesi nordici e ai paesi balcanici ed orientali.
Per la grande quantità di corrispondenza che dal terri-
torio della R.S.I. veniva spedita in Svizzera (oltre 50 %
della corrispondenza per l’estero fu indirizzata alla
Croce Rossa Internazionale di Ginevra), si è ritenuto
Lettera per il 3°
Reich-Austria, da
Calamandrana 4.5.44
a Salisburgo, con
affrancatura assolta in
contante e bollo
"R.P.Pagato ".
Ta riffari
Paesi esteri Paesi U.P.E.
Vaticano
San Marino e Albania
Lettera fino a 20 gr.
1,25
1
0,80
(fino a 15 gr) 0,50
Lettera 2 porti (21--40 gr.) 2
----
1,30
(16--30gr.) 1
Lettera da 21 a 250 gr ----
2
----
----
Cartolina
0,75
0,50
0,50
0,30
Stampe
0,25
0,25
0,20
0,10
Raccomandazione
1,50
1,50
1,25
1,25
Assicurazione fino a 200 l. ----
----
1
1
“ ogni 100 l. in più ----
----
0,40
0,50
Espresso
2,50
2,50
2,50
1,25
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