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Bollettino di spedi-
zione (con cedoletta)
pacco postale R. S.I.
lire 12,50 per la
Germania con sezio-
ni di sinistra p. p.
soprastampato
Rep.Soc. Italiana 30
c. + p.p. Regno 1
lira, da Asti 11.1.45
(tariffa lire 13,75 per
pacco fino a 5 kg.:
eccesso 5 c.)
stampati dalla R.S.I. (serie ordinaria provvisoria).
- il loro uso fu del tutto comune: l’affrancatura per
l’estero più interessante è la cartolina per i paesi non
aderenti all’ U.P.E. con il valore da 75 cent. isolato.
- nelle affrancature per l’estero fu invece limitato a
pochi casi l’impiego dei francobolli soprastampati con
vignetta di propaganda di guerra (particolarmente rare
quelle coi valori da 30 cent.).
Francobolli della serie ordinaria definitiva
“Monumenti distrutti e Tamburino”.
- su corrispondenze per l’estero in periodo R.S.I. (fino
al 2.5.1945) non sono note affrancature coi valori da
75 cent. senza filigrana (distribuito nel dicembre 1944)
e da 3 lire (distribuito a fine febbraio 1945).
- infrequenti le affrancature con il valore da 1,25 lire
(distribuito a fine gennaio 1945),che isolato corri-
spondeva alla tariffa della lettera per i paesi non ade-
renti all’U.P.E.
- uso del tutto comune per gli altri valori della serie :
le affrancature per l’estero più interessanti sono quelle
coi bassi valori da 5 e 10 cent. in multiplo e quella col
75 cent. isolato (cartolina per i Paesi non aderenti all’
U.P.E.).
Francobolli commemorativi del centenario della
morte dei fratelli Bandiera.
- di uso abbastanza comune: le affrancature più inte-
ressanti sono quelle con il valore da 2,50 lire isolato
(lettera raccomandata tariffa U.P.E.) e in coppia (lette-
ra raccomandata espresso tariffa U.P.E.).
I francobolli soprastampati “P.M.” (emessi nel 1943
per la posta militare delle Regie FF.AA.).
L’Amministrazione postale della R.S.I. mantenne in
vigore il precedente divieto dell’impiego di questi
francobolli per l’affrancatura della corrispondenza
civile. Pertanto nel territorio della R.S.I. il loro uso fu
del tutto occasionale, anche se sempre tollerato, e si
deve ritenere attuato da parte di militari che, dopo l’ 8
settembre 1943, erano rientrati in Italia dai Balcani o
dalla Grecia portando con sé alcuni di questi franco-
bolli. Se poche sono le corrispondenze per l’interno
affrancate coi “P.M.”, del tutto eccezionale ne fu l’uso
in affrancature per l’estero: ho finora individuato solo
due lettere raccomandate per la Germania con affran-
cature plurime dei valori da 50 cent. ordinario e di
posta aerea, spedite nell’aprile 1944 da Chiusa di
Isarco e nel maggio 1944 da Ortisei.
Le affrancature meccaniche.
Poche le corrispondenze dalla R.S.I. per l’estero con
affrancature meccaniche rosse: personalmente ho
potuto individuarne per la Svizzera, per la Germania,
per la Romania e per la Repubblica di San Marino
(tutte con l’impronta portante i vecchi fasci littori ad
ascia centrale del periodo del Regno o con i fasci scal-
pellati).
Le “affrancature di emergenza” e il “porto pagato
per contanti” sulle corrispondenze per l’estero
L’Amministrazione postale della R.S.I. (mentre per il
servizio per l’interno aveva ufficialmente consentito
l’uso di valori postali diversi dai francobolli ordinari
per l’affrancatura delle corrispondenze (autorizzazioni
del gennaio 1944, poi revocate nel febbraio 1945),
nonché la procedura del porto pagato in contanti senza
applicazione di valori postali, attestato dai timbri
“Pagato” e similari) con circolari delle Direzioni pro-
vinciali del 22.4.44, comunicò agli uffici il divieto di
“usare francobolli di posta aerea, per pacchi e segna-
tasse ed i bolli “P.Pagato” sulle corrispondenze dirette
all’estero”. Tuttavia nel periodo di tempo in cui si veri-
ficò una generale carenza di francobolli ordinari negli
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