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Fig. 40
Medesimo bollo
della lettera
precedente usato in
data 22.11.1938,
pochi giorni prima
che il Battaglione
venisse imbarcato
per il rimpatrio.
Sulla lettera anche
il contrassegno
di franchigia
“Regie Poste /
Comando / Batt.
Granatieri Savoia /
in Estremo Oriente”.
si concluse il 12.11.1937 con l'occupazione della città.
Dopo questi fatti la situazione ritornò abbastanza pre-
sto alla normalità e così il 28 novembre il battaglione
fu rimpatriato con imbarco sul piroscafo Conte Verde,
diretto a Brindisi; nel frattempo era ripartito anche il
Montecuccoli, diretto in Australia e poi in Giappone.
Dopo la partenza dei Granatieri di Savoia il presidio
del “Battaglione San Marco” a Shanghai fu portato a
220 uomini; a questo scopo furono inviati a Shanghai
altri 50 marò e tre ufficiali che arrivarono nel dicembre
del 1938 con il Colleoni.
Si giunse così alla vigilia della seconda guerra mon-
diale. A quella data erano presenti in Cina le sole navi
Lepanto e Carlotto; era invece cessato nel 1939 l'im-
piego della Caboto come nave stazionaria (fig. 38).
Posta
I Granatieri di Savoia in Cina ebbero in dotazione un
bollo postale a data (tipo “Guller”) con la dicitura
“BATTAGLIONE GRANATIERI SAVOIA E. O.” (f ig.
39); pare però che questo bollo sia stato messo in uso
solo molto tardi (forse a metà settembre del 1938).
Pertanto, per circa un anno, il battaglione inoltrò la pro-
pria posta prima con il solo bollo amministrativo (il più
ricorrente è in gomma del tipo a due cerchi con stem-
ma di Stato al centro e dicitura “BATTAGLIONE
GRANATIERI DI SAVOIA - SHANGAI”) e poi con il
bollo ovale di franchigia. Quest'ultimo è noto in due
versioni: il primo con la dicitura “REGIE POSTE /
COMANDO / 10° REGGIMENTO GRANATIERI /
DI SAVOIA” ed il secondo con la dicitura “REGIE
POSTE / COMANDO / BATT. GRANATIERI
SAVOIA / IN ESTREMO ORIENTE” (fig. 40)
(entrambi con stemma di Stato). Sia i bolli amministra-
tivi che i contrassegni di franchigia sono noti come
annullatori dei francobolli (italiani) applicati sulla cor-
rispondenza. A questo proposito si può anche aggiun-
gere che un certo numero di lettere e cartoline (almeno
quelle spedite f ino alla primavera del 1938) risulta bol-
lato in transito a Napoli oppure anche a Brindisi; evi-
dentemente, i dispacci contenenti la corrispondenza
(regolarmente affrancata con la tariffa interna) veniva-
no caricati sulle navi e poi affidati al servizio postale
civile quando queste arrivavano nei porti italiani. I bolli
che si trovano usati come annullatori dei francobolli su
queste lettere e cartoline non bollate all'origine sono
normalmente i seguenti: “Napoli / Concentramento
Poste”; “Napoli Ferrovia A.O. / (Raccomandate N°
2)”; “Brindisi Transiti / Arr. e Part.
”.
Per i Granatieri in Cina fu approntata anche una carto-
lina reggimentale che dalla parte dell'indirizzo reca
l'intestazione (su tre righe)“10° Reggimento Granatieri
di Savoia / Savoia - Italia - Impero / Battaglione in
Estremo Oriente” (fig. 41). Questa stessa cartolina esi-
ste anche con la sola veduta senza intestazione e righe
dalla parte dell'indirizzo: veniva usata come omaggio e
per segnare i posti a tavola nei ricevimenti offerti dal
Comando di Battaglione. Considerato il breve periodo
di permanenza in Cina di questo battaglione, risulta
ovviamente interessante anche la corrispondenza spe-
dita dal paese al fronte (fig. 42).
7° periodo - Dall'inizio della
seconda guerra mondiale
all'8.9.1943
Storia
Poco prima dello scoppio della guerra le forze italiane
in Cina erano ridotte al minimo e nell'incertezza di
quello che sarebbe potuto accadere fu pertanto deciso
l'invio di rinforzi; questi furono definiti in un aumento
degli effettivi del nostro Battaglione da 220 a 430
uomini. Il 4.4.1940 giunse pertanto a Shanghai (con il
piroscafo Conte Verde) un nuovo contingente del “San
Marco”.
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