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menti, va anche tenuto presente che gli stessi sono stati
caratterizzati sempre da incrementi rilevanti.
Basti tenere conto di ciò che riguarda la più comune
affrancatura: quella del primo porto lettera. Per quanto
riguarda l’interno si è passati dalle quattro lire all’atto
dell’emissione, alle 10 lire dell’agosto 1947. Morale:
l’aumento, in soli nove mesi, è stato di ben il 150 per-
cento! La stessa tariffa per l’estero è passata da 15 a 30
lire, con un aumento del 100 percento! Iniziamo, allo-
ra, ad esaminare i diversi esemplari della serie.
Lire 1
– Pa rtiamo dagli usi singoli per l’interno che
furono numerosi solamente fino al 24 marzo 1947.
Eccoli: cartolina con la sola firma, partecipazione,
cedola, estratto conto, stampe primo porto. Da segnala-
re che, nello stesso periodo, una lira era anche la tarif-
fa per il recapito autorizzato (uso interessante). Inoltre,
altri due usi singoli decisamente interessanti, possibili
solo f ino al 4 gennaio 1947, furono quelli relativi a due
tariffe agevolate per le cartoline del Prestito nazionale:
quella per l’interno del distretto e quella avente al mas-
simo cinque parole. A partire dal 25 marzo 1947 l’uni-
co uso singolo possibile (interessante) fu su carte per
ciechi. Nessun uso singolo è da segnalare per l’estero.
Per quanto riguarda gli usi multipli si vedano gli usi
singoli degli esemplari di due, tre e quattro lire.
Lire 2
– Numerosi gli usi singoli per l’interno del
primo periodo (fino al 24 marzo 1947): lettera a tariffa
ridotta (per militari o fra sindaci), cartolina postale per
l’interno del distretto, cartolina postale a tariffa ridotta
(per militari o fra sindaci), cartolina avente solo cinque
parole, biglietto da visita, campioni di medicinali,
stampe doppio porto. Nello stesso periodo, inoltre, due
lire rappresentavano la soprattassa per la posta pneu-
matica e per la corrispondenza fermo posta (pagata dal
mittente). Dal 25 marzo e fino al 31 luglio 1947 i pos-
sibili usi singoli per l’interno furono: cartolina postale
per l’interno del distretto, cartolina postale a tariffa
ridotta (per militari o fra sindaci), cartolina con la sola
firma, partecipazione, cedola, estratto conto, stampe
primo porto. Da segnalare che, nello stesso periodo,
due lire rappresentavano anche la tariffa per il recapito
autorizzato. Nessun uso singolo da segnalare a partire
dal 1° agosto 1947. Va, però, detto che per tutto il
periodo in cui la serie fu in corso, la soprattassa per la
raccomandazione delle corrispondenze per ciechi fu
proprio di due lire. E, sicuramente, documenti del
genere sono da considerare sempre interessanti.
Per quanto concerne gli usi singoli per l’estero, l’unico
da segnalare (sicuramente interessante) è quello possi-
bile f ino al 31 agosto 1947 su carte per ciechi.
Passiamo ora a considerare gli usi multipli. Per quanto
concerne quelli della coppia, si può vedere quanto dirò
per gli usi singoli del quattro lire. Per la striscia di tre
pezzi (pari a sei lire), i possibili usi sono abbastanza
numerosi e, quindi, mi limiterò a ricordare i più comu-
ni. Per quanto concerne l’interno:
fra il 25 marzo e il 31 luglio 1947, lettera primo porto
e avviso di ricevimento;
dal 1° agosto 1947, campioni e stampe doppio porto.
Per quanto, invece, concerne l’estero, i campioni fino
al 31 agosto 1947 e, dopo, cartolina con cinque parole,
biglietto da visita, partecipazione e stampe primo
porto.
Abbastanza limitati gli usi della quartina (8 lire).
Nessuno per l’estero e, per l’interno: lettera doppio
porto fino al 24 marzo 1947 e, dal 1° agosto 1947, car-
tolina postale e fattura commerciale.
Lire 3
– Iniziamo, come sempre, dagli usi singoli per
l’interno. Fino al 24 marzo 1947 questi furono: lettera
e manoscritti per l’interno del distretto, cartolina posta-
le, fattura commerciale, campioni. Da ricordare anche,
nello stesso periodo, un uso singolo sicuramente inte-
ressante: su busta contenente corrispondenza affranca-
ta a macchina.
Fig.5.
Lettera per l'estero
del 16 febbraio 1947
in cui le 15 lire
sono state formate
con tre pezzi
della serie Repubblica
e due della Democratica.
La missiva era indirizzata
nella zona di occupazione
britannica della Germania
e, quindi, fu censurata
dalle truppe occupanti.
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